La prima all’olimpico nell’era della TdT

Domenica mi avvicino per la prima volta allo stadio dopo l’avvento della TdT. Arrivo di buonora, col mio socio che mi aspettava con le due tribune in mano che aveva rimediato gratis. Fino all’anno scorso non avevamo mai attinto a questa risorsa di cui dispone: eravamo tifosi di curva e là andavamo, nonostante pagassimo per non vederla.
Da quest’anno no. Non siamo più abbonati a causa di questa tessera/cartadicredito e dunque qualche volta ce ne andremo in tribuna per risparmiare qualche soldo ma sopratutto per non darli alla nostra infame società.

Fuori ero disorientato. Entrate separate per i possessori e i non possessori. A dire il vero, le file c’erano solo dalla parte dei tifosi “privilege” visto che noi paganti eravamo pochi. Controllo del documento da parte degli steward già al primo filtro, spalleggiati dalla PS e la sensazione di entrare in uno spazio diverso dal solito. Il mio stadio, il nostro stadio da una vita era irriconoscibile. Non ci sono più i botteghini (da anni) e ora al loro posto c’è un’agenzia di scommesse! Ci sono anche un paio di Roma Store a furgone dove vendono i biglietti per le partite successive ma che costano 3 euro in più di commissione! Qualche coro e molta gente che si affrettava ad entrare. Sembrava una domenica normale…

Dentro è tutto come sempre, il solito stadio inadatto al calcio ma lo spettacolo mezzora prima dell’inizio è desolante. Praticamente è vuoto. Neanche la curva sud che solitamente si riempie già un’ora prima è per metà deserta. Qualche coro ma poco altro. Al calcio d’inizio la Roma dichiererà 25.070 spettatori paganti, tra cui una 50ina di bolognesi. VENTICINQUEMILA spettatori per la prima in casa dopo le vacanze è qualcosa che non avevo mai visto. Vero che siamo partiti male ma sarà che solitamente erano almeno il doppio. Lo stadio è desolante: curvasud tutto sommato piena (compreso il distinto accanto sono 16mila spettatori) e i restanti distribuiti nel resto dello stadio. Curva nord semi-deserta, tribune idem.
Naturalmente la frantumazione dei gruppi più o meno ultras ha lasciato il segno pure sotto l’aspetto del tifo, praticamente nullo. Un po’ di cori spontanei, un po’ di bandieroni, ma soprattutto nel secondo tempo regnava un gran silenzio. Insolito silenzio nel calcio dell’era della TdT. Lo spettacolo sugli spalti era più deprimente del gioco della Roma nel secondo tempo. Chi aveva qualche dubbio sugli effetti della TdT, ne ha avuto la prova ieri pomeriggio. Partecipazione zero, calore idem. Un esercito di persone sedute a cercare di sbirciare una partita che, soprattutto dalle curve, è praticamente invedibile. Tutto troppo lontano.

Io non vado allo stadio semplicemente per guardare la partita, altrimenti starei a casa. Vado per partecipare, per strillare, per cantate, per scherzare con i miei amici o vicini di posto, che da parecchi anni erano sempre gli stessi. Di andare in curva, starmene seduto, fare il beppebergomidisky col vicino non mi interessa. E non mi interessa neanche questo stadio. A fine partita la tristezza non arrivava dal risultato arrivato nei minuti finali, magari. E’ arrivato dal guardare uno spettacolo desolante e la certezza che Maroni e soci abbiano vinto e che noi tifosi, di curva e non, abbiamo perso. Stop. C’è poco altro da aggiungere. Col mio socio ci guardavamo amareggiati. Noi cresciuti nello stadio dai primi anni 80 eravamo un po’ scossi. Il gioco è finito. Il divertimento pure. Io non vado in uno stadio del genere. Io non vado all’anticipo delle 12.30 o al posticipo del lunedì sera, neanche se fosse un derby. Quando è troppo è troppo.

A tutti coloro che hanno rinnovato e sottoscritto la “privilege”, quelli che “iosenzaabbonamentonuncepossosta” o “iovojoannaavedeeearomaaa” gli auguro un buon divertimento. Se i risultati della Roma saranno ancora deludenti prevedo una situazione anche peggiore, visto che questi sono i classici tifosi che abbandonano per primi la nave che affonda. A queste condizioni è demoralizzante andare alla partita.
Chiudo con un’altra nota di amarezza: 22 euro una curva, 33 un distinto e 60 euro una tribuna tevere laterale per la partita di sabato prossimo. Questi prezzi sono vergnosi. Siamo allo sciacallaggio ma come al solito il tifoso subisce ma soprattutto non reagisce. Siamo nell’era della TdT e gli stadi sono sempre più vuoti, nonostante Maroni abbia detto il contrario e gongoli del successo della TdT.

Da domenica prossima mi sa proprio che me ne starò a casa. Non ne vale più la pena.
La cosa che fa più male è che è soprattutto colpa nostra. Di noi tifosi.

One Reply to “La prima all’olimpico nell’era della TdT”

  1. ancora devo tornare al mio stadio, ma immagino che non sarà molto diverso…
    stavolta bisogna proprio dirlo: “si stava meglio quando si stava peggio” (anche gli anni 90 non erano male per lo stadio 😉

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